Contratto di locazione

Se sei proprietario di appartamento e hai trovato un inquilino o un acquirente, il primo passo da fare è quello di regolarizzare il tutto attraverso un contratto di locazione.

‍Il contenuto del contratto di locazione può variare in ragione della tipologia contrattuale specifica che le parti, di comune accordo, intendono realizzare e delle clausole che le stesse inseriscono nell'ambito della loro autonomia negoziale. Allo stesso modo, la registrazione, la stipula, il canone, la durata e il recesso possono variare a seconda delle esigenze delle parti.

Le tipologie del contratto di locazione

Esistono varie tipologie di contratto di locazione:

• Il contratto a canone libero prevede, per l’appunto, che il canone sia determinato liberamente dalle parti. Questa è la tipologia di contratto di locazione più diffusa nella prassi e ha una durata legislativamente stabilita in quattro anni, prorogabili per altri quattro salvo disdetta di una parte per motivi espressamente individuati dalla legge. Per questo si parla di contratti quattro+quattro In generale, le parti hanno la massima libertà di determinare tutti gli elementi accessori del contratto.
• Il contratto convenzionato prevede una durata minima, che è quella triennale con rinnovo automatico biennale a meno di accordi differenti o disdetta. Per questo si parla spesso di contratti tre+due. Il canone del contratto è calmierato, fissato generalmente da una tabella concordata nei diversi Comuni tra organizzazioni dei proprietari e le organizzazioni degli inquilini. In generale, sono contratti che prevedono minori imposte e sconti fiscali;
• Il contratto transitorio ha invece una durata inferiore ai quattro anni e può estendersi a 18 mesi solo in presenza di una esigenza transitoria specifica e documentata nel contratto. Questa tipologia di contratti si può stipulare alle condizioni indicate dal decreto interministeriale del 16 gennaio 2017.
• Il contratto a studenti universitari ha una durata limitata nel tempo, da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni. Alla scadenza, vi è il rinnovo automatico per pari durata rispetto a quella originaria, salvo disdetta. Sono previsti vincoli per il canone e per le norme accessorie.
• Il contratto per uso turistico è assoggettato esclusivamente alla normativa di cui al Codice civile (artt. 1571 e ss.). Di conseguenza, rispetto alle altre tipologie di contratto di locazione, assoggettati invece alla legge numero 431/1998, il contratto per uso turistico si caratterizza per un’ampia libertà delle parti di contratte secondo le loro personali esigenze.

I contratti di locazione sono una materia complessa. È importante tener presente numerose casistiche e norme. Dovendo regolare eventuali divergenze tra le parti, un solo errore nella redazione del contratto, frutto dell’inesperienza o di disattenzione, potrebbe costarti molto caro. 

Per ridurre notevolmente i rischi, puoi rivolgerti ai consulenti di Europa 2000. Ti aiuteranno a individuare la tipologia di contratto più coerente alle tue esigenze e seguiranno tutti i passaggi relativi alla registrazione del contratto di locazione dall’inizio alla fine.